Chi fa impresa, export, innovazione oggi e vuole continuare a farlo nei prossimi anni, ha un solo imperativo : intercettare in anticipo le tendenze future.
Da questo punto di vista sondaggi e ricerche di mercato sono diventate archeologia. Primo perché fotografano una situazione passata, secondo perché le tecniche di marketing non restituiscono i comportamenti di consumatori e utenti che continuamente diversificano stili di vita e comportamenti di acquisto.
Per esempio chi per primo ha fiutato la tendenza che piano pian emergeva verso il bio, si è trovato vincente nel momento che tutti lo richiedono. Chi ha saputo sfruttare per tempo l’internet ha beneficiato dell’esplosione del commercio elettronico. Chi ha visto la graduale involuzione delle banche ha fatto fortuna con fin-tech e bit-coin e trading online.
Il cambiamento procede gradualmente nel tempo e poi sprigiona i suoi effetti tutti in una volta: chi si è preparato per tempo ne beneficia, gli altri devono affannarsi a rincorrere.
Lo abbiamo visto con internet: 25 anni fa il web non esisteva. Gli smartphone: 10 anni fa erano solo telefoni, ora tutti li usiamo . Il mercato asiatico: sta diventando il più grande del mondo.
Le tendenze sono globali, e inarrestabili. Sono le PMI guidate da imprenditori coraggiosi e innovativi che sfruttando la loro flessibilità possono cavalcare le onde emergenti e impadronirsi di nuovi business.
Segnaliamo alcune delle tendenze in rapida crescita che offrono reali ed importanti opportunità di business:
– Il mercato asiatico e soprattutto la Cina, come gia detto in articoli precedenti, è in rapida espansione ed è ormai diventato il fulcro del mercato mondiale
– Innovazione nell’export puntando maggiormente sul digitale;
Grazie a questa strategia l’Olanda, per esempio, è diventato il maggiore esportatore di food europeo con una superficie 300 volte inferiore al territorio italiano.
Il Giappone è il vero e proprio boom asiatico. Si tratta del secondo partner commerciale dell’Unione Europea ed è un grande amante del Made In Italy, dai prodotti moda, all’industria, dalla tecnologia all’arte, dal wine and food al design. Grazie all’eliminazione di circa il 90% dei dazi per le imprese europee che esportano, il Giappone, costituisce un’opportunità di business unica.
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