Abbiamo ricercato i dati per scoprire l’evoluzione dell’industria alimentare italiana durante la pandemia e dei Paesi dove l’export cresce a doppia cifra. Per l’ industria alimentare italiana lo sviluppo dell’export è una priorità. Il passaggio dalla crisi sanitaria a quella economica , secondo i dati Nomisma, aggraverà i problemi economici dei consumatori italiani con ripercussioni sugli acquisti alimentari.
I prodotti alimentari italiani più apprezzati all’estero:
Nel settore dei prodotti alimentari italiani emerge che nei primi sei mesi del 2020 le esportazioni italiane di Food & Beverage hanno superato i 22 miliardi di euro , in crescita del + 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2019.
I prodotti agroalimentari italiani più apprezzati all’estero sono i prodotti da forno – 2,3 miliardi di euro di fatturato export in valore e crescita a doppia cifra in aumento del 15,6% rispetto al 2019. Al secondo posto troviamo l’ ortofrutta trasformata e conservata (1,9 miliardi, in crescita del + 6%) e latticini (1,8 miliardi, + 0,8%).
Classifica crescita paesi importatori alimentari italiani (1 ° semestre 2020):
Per quanto riguarda i principali mercati di destinazione, il Giappone è il mercato in maggiore crescita (+ 16,9% sul primo semestre 2019), seguito da Cina (+ 13,7%) e Oceania (+ 8%). Dopo questi, troviamo Germania (+ 6,7%), Svizzera (+ 5,7%), Stati Uniti e Francia (+ 4,2% entrambi).
Export alimentare italiano nel mondo (1 ° semestre 2020):
Le esportazioni si stanno dirigendo in percentuale abbastanza equilibrata verso i mercati europei ed extraeuropei . Ciò significa che negli ultimi anni le aziende italiane si sono concentrate sullo sviluppo dei mercati emergenti. Nella prima metà del 2020 le esportazioni verso l’UE-27 (tranne il Regno Unito) hanno raggiunto quasi 12,5 miliardi di euro, le vendite nel resto del mondo hanno rappresentato oltre 9,6 miliardi.
Tra i territori italiani che hanno contributo di più all’export in testa l’Emilia-Romagna, con oltre 4 miliardi, mentre completano il podio pressoché a pari merito Veneto e Lombardia, che hanno esportato per 3,43 e 3,42 miliardi rispettivamente. Segue a poche lunghezze il Piemonte con circa 3 miliardi. Sopra il miliardo di valore si posizionano anche la Campania con quasi 2 miliardi di euro, la Toscana (1,26) e il Trentino-Alto Adige (1,16). (ANSA)
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