Negli Usa i vini francesi sono consumati 5 volte rispetto ai vini italiani!
Ecco i dati delle esportazioni di vino italiano del primo semestre 2019: +3.1% e quindi il saldo finale del semestre si ferma a 3.01 miliardi di euro. Dai dati preliminari elaborati da varie fonti ufficiali sembrerebbe che l’Italia ha fatto meglio della Spagna (circa -3% nei sei mesi), ma MOLTO PEGGIO della Francia, che dovrebbe invece essere cresciuta del 5-6%.
Negli USA l’export italiano si è quasi fermato mentre la media delle importazioni a stelle e strisce sfiora l’8%. Non c’è una specifica determinante del calo di giugno: quando si scende dell’8% è difficile che ci siano eccezioni eclatanti.
Certamente siamo di fronte a una normalizzazione del principale fattore di crescita del nostro export, gli spumanti. A giugno sono calati del 5% ma nel semestre sono cresciuti soltanto del 5%. I dati dei primo semestre si riferiscono al periodo meno importante dell’anno per la categoria e sembra essersi effettivamente inceppato il principale mercato, il Regno Unito.
Sempre nel Regno Unito in giugno sono andate particolarmente male le esportazioni di vino fermo in bottiglia, calate del 27%, il che ha portato a un saldo negativo sul semestre del 2%. Ci prepariamo dunque ad affrontare una parte finale dell’anno con qualche preoccupazione in più, tra l’impatto potenziale della Brexit e il rischio che i prodotti italiani siano sottoposti a dazi. i nostri vini fermi imbottigliati compensano a mala pena l’inflazione: +1,2%. In generale la crescita anemica italiana è la minore tra i top 6 fornitori.
Nel campo avversario, la performance francese supera la media americana e addirittura quasi quintuplica il dato italiano: +14% nei primi 8 mesi dell’anno.
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